Personale Ssn: “Serve un tavolo permanente. Positivi alcuni punti del documento Regioni, ma restano criticità”
I punti di forza e di debolezza del documento redatto dalle Regioni analizzati dall’Anaao
Roma 13 giugno 2025 – Proseguire il confronto Sindacati-Regioni con un tavolo permanente sul personale del Ssn. Questa la richiesta dell’Anaao Assomed presentata durante il confronto odierno con il Coordinatore della Commissione Salute delle Regioni e con il Presidente del Comitato di Settore Sanità sul documento redatto dalle Regioni.
Il documento ad avviso dell’Anaao Assomed presenta alcuni punti di forza che assecondano posizioni dell’Associazione. Anzitutto il superamento dei vincoli che di fatto bloccano il salario accessorio e che ne impediscono l’implementazione. Tra le principali ragioni di fuga dal sistema sanitario nazionale, infatti, oltre alla mancata progressione di carriera, c’è proprio quella di una retribuzione economica che rende poco appetibile la sanità pubblica a vantaggio di quella privata e che inoltre spinge numerosissimi colleghi ad andare a lavorare all’estero.
Altro punto di forza è rappresentato dalla la trasformazione digitale. È inammissibile che nel 2025 alcune aziende sanitarie pubbliche utilizzino la cartella cartacea e scrivano a mano. Infine, tra gli aspetti positivi indichiamo il riordino delle professioni, tema su cui l’Anaao Assomed è in totale accordo.
I passaggi del documento che invece registrano il segno meno, riguardano anzitutto il reclutamento del personale dall’estero. Il rischio concreto è di non riuscire a valutare la qualità della formazione di questi colleghi, soprattutto di coloro che provengono dai Paesi in via di sviluppo, con il pericolo di una sotto qualificazione, ma soprattutto di una bassa retribuzione che potrebbe portare a un mercato a ribasso della professione.
L’accesso al pubblico impiego e ai concorsi merita una riflessione particolare. La direzione che l’Anaao Assomed auspica è quella della semplificazione delle procedure d’accesso. È inaccettabile che ad oggi sia necessaria una prova preselettiva, oltre che scritta, pratica e orale, con notevole dispendio di tempo, di risorse umane ed economiche, ma soprattutto in antitesi con quanto succede in altri Paesi europei.
Altro tema sottolineato dall’Anaao Assomed nel corso del confronto è quello che riguarda l’affidamento delle strutture complesse al personale universitario. In tantissime realtà del nostro Paese si assiste a una sorta di cannibalizzazione delle strutture complesse a vantaggio di professori universitari prevalentemente ordinari a discapito dei dirigenti medici per i quali l’accesso è subordinato a una procedura di avviso pubblico di selezione. È necessario dunque, per l’Anaao Assomed, mettere in atto misure di semplificazione, trasparenza e proporzionalità per ristabilire un equilibrio attraverso una normativa nazionale che possa permettere l’accesso anche alle apicalità in modo omogeneo alla Dirigenza medica e sanitaria.